martedì 22 dicembre 2009

Buone Feste! Da Febea e dalla sua autrice

Febea ha partecipato alla nota Fiera romana

Febea. Miti, misteri e leggende di Reggio Calabria di Marina Crisafi a ‘Più libri Più Liberi’ dal 5 all’8 dicembre a Roma.
L’ottava edizione della prestigiosa fiera dedicata alla piccola e media editoria, presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR nel cuore della capitale, ha visto anche la presenza della prima opera narrativa della giovane autrice reggina edita da Laruffa Editore.
La casa editrice, aderendo per l’ennesimo anno all’appuntamento con l’importante fiera romana, insieme alle numerose opere classiche e ai preziosi volumi sulla storia, l’arte e il turismo del territorio calabrese, ha deciso di esporre(presso lo stand G06), al vastissimo pubblico di lettori atteso per l’evento, le nuove pubblicazioni spazianti dalla storia alla narrativa, dalle tradizioni al noir.
Non poteva mancare, ovviamente, nell’ampio panorama letterario di Laruffa Editore, la novità narrativa rappresentata da Febea che, oltre ad essere un vero e proprio atto d’amore nei confronti della terra natia, racchiude nelle sue pagine una parte notevole dell’immenso bagaglio mitico e leggendario della provincia reggina

sabato 17 ottobre 2009

Presentazione di 'Febea' 9 novembre 2009


Anassilaos e Laruffa Editore presentano a Reggio Calabria, il giorno 9 novembre, ore 17, Palazzo della Provincia, in occasione della II Edizione di Esponilibro:

"FEBEA" di Marina Crisafi

Per info:

www.laruffaeditore.it
www.editrice-leonida.com

Dove si trova la dimora della Fata Morgana?


(fonte immagine: www.prolocoreggiocalabria.it)

Secondo le leggende, Morgana portò il fratello Artù morente alle pendici dell'Etna e avvinta dalla bellezza di quei luoghi decise di costruire il suo palazzo di cristallo nello Stretto di Messina ...
Da allora è sempre lì e, talvolta, emerge dalle acque con il suo cocchio tirato da sette cavalli bianchi, e fa rimbalzare nella bellissima distesa azzurra di fronte alla costa reggina tre sassolini.
Come, per incanto, sul mare appaiono figure fantastiche: uomini, palazzi, montagne, giardini e la Sicilia così vicina da poterla quasi toccare.
In pochi hanno avuto la fortuna di vederla, ma la leggenda ha radici così lontane da essere diventata il simbolo della città di Reggio Calabria!

Chi erano i 'fudditti'?


(fonte immagine: www.provincia.pistoia.it)

I fudditti erano delle creature piccole piccole, con un cappello rosso e molto vivaci che, narrano le leggende, 'infestarono' la città di Reggio Calabria più volte nel corso dei secoli.
pare che soprattutto intorno agli anni '60 la città ne fosse piena, tant'è che molti raccontano del loro incontro con il folletto, il quale aveva come insana abitudine quella di mettersi a cavalcioni dei dormienti schiacciandoli con un peso enorme rispetto alla statura.
immaginate la faccia di quei poveretti con questo bel risveglio!
Proprio da uno dei racconti orali citati ha preso il via la leggenda intitolata, appunto, 'I fudditti'.

giovedì 3 settembre 2009

Recensione su recensioniblog.com


Febea. Miti, misteri e leggende di Reggio Calabria e dintorni

Chi erano i Fudditti? Dove si trovano le Caldaie del Latte? E la dimora della fata Morgana? Qual è la vera storia di Scilla e Cariddi? Chi era la dama reggina che conquistò il cuore del famigerato Barbarossa? Febea, prima opera narrativa della scrittrice Marina Crisafi, pubblicata per i tipi di Laruffa editore, ci conduce in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta di una Reggio Calabria inedita, col suo carico di leggende, miti e misteri sopravvissuti ad oltre duemilasettecento anni di storia e giunti fino ai giorni nostri.
Davanti agli occhi del lettore passano in rassegna la Reggio magnogreca e romana, quella medievale e quella spagnola. Sfilano i luoghi e i paesaggi della provincia reggina, con la loro bellezza solare e aspra, e i personaggi che li hanno animati: eroi mitologici e semplici popolani; re, cavalieri e briganti; spietati corsari e nobili donzelle; santi e diavoli e, ancora, streghe, fantasmi, fate.
Ma si riscoprono anche le virtù del popolo reggino, il proverbiale fatalismo, il coraggio e la dignità di fronte alle innumerevoli vicende e avversità che hanno martoriato la nostra terra.
Febea è una vera e propria cavalcata nei secoli che comincia con il mito della fondazione, pronosticato dall’oracolo di Delfi e si conclude con quello dei cavalieri spagnoli che fondarono le mafie, e, idealmente, con un messaggio di speranza: «che un giorno – come scrive l’autrice – anche la ‘ndrangheta diventi una leggenda che le nuove generazioni potranno raccontare affermando ‘c’era una volta e oggi non c’è più’».

Febea è disponibile online!

Finalmente il libro è disponibile online, sul sito www.laruffaeditore.it.



Per qualsiasi info rivolgersi direttamente alla casa editrice

Cosa vuol dire Febea?

Febea significa 'città del sole' ed è il nome attribuito a Reggio da Dionisio II, detto Il Giovane. Il tiranno ricostruì, infatti, la città dopo che il padre (il famoso Dionisio dell'orecchio...:)) l'aveva interamente distrutta riducendola alla fame.
Ecco perchè la scelta del titolo del libro è ricaduta su Febea, per la bellissima etimologia e per il messaggio di speranza e rinascita che celava!

Pillole di leggende a breve...

Chiunque avrà la possibilità (sperando di fare cosa gradita !) di leggere piccoli assaggi delle storie e delle leggende contenute in Febea, e perchè no suggerire i racconti, leggendari, fantasiosi, misteriosi che conosce e condividerli con gli altri.
Inoltre, per tutti gli interessati, saranno inserite tutte le news e gli eventi collegati al libro.

mercoledì 12 agosto 2009

Febea - Miti, misteri e leggende di Reggio Calabria e dintorni


Febea è il titolo del libro di Marina Crisafi sulle leggende, i miti e i misteri di Reggio Calabria e dintorni.

Il Blog è rivolto a tutti coloro che amano la propria città e vogliono conoscerne la storia millenaria. Le leggende sono le più adatte a trasmetterla, affascinando, informando, senza essere scalfite dal tempo.
'"O leggende, aromi e fiori della storia, chi mai potrà distruggervi?" diceva, infatti, Corrado Alvaro.

Buona lettura
Marina Crisafi